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26/10/2025 06:00:00

Marsala e il nodo sicurezza. Risse, arresti e l’idea di una “zona rossa”

A Marsala torna d’attualità il tema della sicurezza urbana, dopo l’ennesimo episodio di violenza avvenuto in città e gli arresti per la rissa della notte di Ferragosto. 

Venerdì pomeriggio, in via Salemi, davanti al supermercato Paghi Poco, è scoppiata una rissa che ha coinvolto una decina di persone. Alcuni dei partecipanti avrebbero impugnato bastoni e oggetti contundenti, e una persona sarebbe rimasta ferita.


I residenti e i clienti, spaventati, hanno chiamato le forze dell’ordine: sul posto sono intervenuti Polizia e Carabinieri, poi raggiunti dai rinforzi per riportare la calma.

Si tratta dell’ennesimo episodio che alimenta preoccupazione tra i cittadini, anche se le forze dell’ordine — impegnate da mesi con controlli costanti — continuano a garantire una presenza capillare sul territorio.

 

I consiglieri chiedono una “zona rossa” 
Con una lettera firmata da tutti i consiglieri comunali di Marsala, compreso il presidente Enzo Sturiano, è stato chiesto al sindaco Massimo Grillo di farsi portavoce presso il Prefetto di Trapani per l’istituzione di una “zona rossa” nel centro urbano.

L’iniziativa, proposta dal consigliere Rino Passalacqua, nasce — si legge nel documento — “dalla preoccupazione per l’escalation di episodi di violenza, spaccio, danneggiamenti e altri atti criminali che minano il senso di sicurezza dei cittadini, soprattutto nelle ore serali e notturne”.

“Con le poche risorse a disposizione delle forze dell’ordine, chiediamo una zona rossa per restituire ai cittadini il diritto di vivere la propria città in sicurezza”, spiega Passalacqua.

L’obiettivo sarebbe quello di delimitare un’area del centro storico sotto maggiore controllo, con presidi fissi, telecamere e un coordinamento più stretto tra le forze dell’ordine, sul modello di quanto già deciso per Palermo.

 

L’esempio di Palermo

Nel capoluogo siciliano, dopo l’omicidio di Paolo Taormina, avvenuto l’11 ottobre davanti al suo locale in via Spinuzza, il governo ha varato un “piano straordinario per la sicurezza”.
L’accordo, siglato al Viminale tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Renato Schifani e il sindaco Roberto Lagalla, prevede l’aumento del personale delle forze dell’ordine, nuovi sistemi di videosorveglianza, controlli rafforzati e tre “zone rosse” nel centro storico: Vucciria, Teatro Massimo e Maqueda-Stazione.

In queste aree i controlli sono intensificati e sarà possibile allontanare in tempo reale soggetti pericolosi o pregiudicati, per garantire maggiore sicurezza ai cittadini e ai frequentatori della movida.
Il piano prevede anche posti di blocco, pattugliamenti mirati e il raddoppio degli agenti della polizia municipale, oltre all’uso di vigilanza privata nei quartieri a rischio minore.

 

Gli arresti per la notte di violenza a Ferragosto

A Marsala, intanto, la Procura e il Commissariato di Polizia hanno già dato una risposta concreta ai gravi fatti della scorsa estate. Dopo l’ondata di violenza della notte di Ferragosto, culminata con pestaggi e rapine sul litorale sud, sono scattate due misure cautelari nei confronti di Flavio Raineri (classe 2000, in carcere) e Samuel Crimi (classe 2005, ai domiciliari).

Un segnale importante, che conferma l’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto alla criminalità e al degrado urbano.

La città resta comunque in attesa di risposte strutturali per affrontare il problema della malamovida e dei comportamenti violenti che, negli ultimi mesi, si sono ripetuti con troppa frequenza.