L'incendio ad Erice, tanti i sospetti sulle possibili cause dolose
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Il sospetto, forte, è che l'incendio che ha devastato Erice possa essere stato appiccato dai piromani. Piromani che avrebbero scelto la giornata caratterizzata dal forte vento di Scirocco per entrare in azione e tornare a colpire la montagna come già accaduto in passato.
Ed ora ad Erice, passata la grande paura, si fa la conta dei danni. Danni ingenti, ma probabilmente se non fosse stato per i viali parafuoco, realizzati quest'anno in anticipo, le conseguenze sarebbero state ancora più devastanti. Per tutta la notte la montagna ha bruciato, tenendo in apprensione i proprietari delle case, minacciate dal fuoco. Case che già erano state evacuate.
L'allarme era scattato, in contrada Martogna, nel primo pomeriggio di giovedì.
La situazione alle squadre dei vigili del fuoco è subito apparsa critica a tal punto che è stato chiesto l'intervento di due Canadair e di un elicottero dell'Aeronautica militare. Ma è stato il grande lavoro svolto da terra a scongiurare che le fiamme si propagassero ulteriormente, alimentate dalle forte raffiche di vento. I pompieri sono giunti anche da Palermo e da Agrigento.
E se sull'effettiva natura del rogo si attendono ancora i risultati dei riscontri scientifici, il popolo del web non ha dubbi: incendio appiccato. E in molti si chiedono se in questi anni sia stato fatto il possibile per proteggere e tutelare il Monte che questa mattina mostrava l'ennesima ferita.
E per fortuna, la natura che fino alla scorsa notte remava contro le operazioni di spegnimento, oggi si è mostrata più benevola: è, infatti, arrivata la pioggia a soffocare qualche focolaio duro a morire.
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