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26/10/2025 06:00:00

Trapani, la città piange. Antonini brinda al "terremoto politico". E minaccia di ...

Ieri Trapani viveva ore di dolore e preghiera per il piccolo Alessandro, il bambino caduto dal balcone di casae poi morto per le gravissime ferite riportate. Il Comune ha annullato tutti gli eventi del fine settimana. Ma mentre la città si stringeva nel silenzio, qualcuno rompeva quella compostezza.

Era Valerio Antonini, patron del Trapani Calcio e della Trapani Shark, e leader del partito politico Futuro, che sui social festeggiava — con un calice di Petrus e un sigaro Davidoff — il presunto “terremoto nella maggioranza” dopo le sedute del Consiglio comunale sul Palasport andate deserte per assenza della Giunta e dei consiglieri di maggioranza.

“E all’alba VINCEEEEEEEEEEROOOOOOOO.
Sto sorseggiando un meraviglioso Petrus con Sigaro Davidoff … e penso a Trapani.
Quale migliore canzone per festeggiare il terremoto nella maggioranza di oggi?
Stavolta non ci sarà Ambulanza che tenga!”,
ha scritto Antonini mentre tutta la città pregava per il bambino ancora in fin di vita.

Parole fuori luogo che hanno suscitato indignazione anche tra i suoi stessi sostenitori, tanto da costringerlo a correggere il tiro poche ore dopo, quando è arrivata la tragica notizia della morte del piccolo Alessandro. Le sue due squadre, Trapani Calcio e Trapani Shark, giocheranno con il lutto al braccio, ma il segno di quella leggerezza resta.

 

 

Il braccio di ferro sul Palasport

Nel frattempo, il caso del Palazzetto “Ettore Daidone” continua ad avvelenare il clima politico.
Antonini ha lanciato un vero e proprio ultimatum al Comune di Trapani: se la convenzione non sarà rivista entro il 15 dicembre, la Trapani Shark “giocherà altrove” le partite interne di Serie A.

Al centro dello scontro, la trasformazione giuridica della società da dilettantistica a Srl dopo la promozione in massima serie. Per il Comune, questa modifica fa venire meno i presupposti della convenzione trentennale firmata nel 2023, che prevedeva l’affidamento gratuito dell’impianto solo a società dilettantistiche, come stabilito dall’articolo 5 del D.Lgs. 38/2021.

Antonini, invece, sostiene che la convenzione resti valida, rivendica gli investimenti da 2,8 milioni di euro eseguiti per l’ammodernamento della struttura e chiede garanzie.

 

Tranchida: “Campionato garantito, ma nel rispetto della legge”

Il sindaco Giacomo Tranchida ha più volte ribadito che la stagione della Shark non è a rischio, e che l’uso del Palazzetto per tutto il campionato è già stato garantito con un atto sindacale del 14 agosto. Ma il Comune, ha chiarito, non può ignorare le norme né concedere vantaggi economici senza base legale:

“Se la convenzione non è più valida, serve un corrispettivo.
Gli investimenti vanno documentati con fatture.
È un tema di legalità e di concorrenza, non di tifo né di politica”.

Il Comune attende ora un parere legale pro veritate per definire la posizione.

 

I numeri (e le polemiche)

In mezzo al caos politico, Antonini ha rilanciato l’idea — che, come la presenta lui, è un po' strampalata — che i consiglieri comunali assenti alle sedute sul Palasport debbano essere dichiarati decaduti. Una lettura fantasiosa del regolamento, che nemmeno le opposizioni hanno preso sul serio, ma che testimonia quanto il confronto sia ormai degenerato in scontro personale. Qui cerchiamo di spiegare meglio la vicenda.