Gentile direttore di Tp24,
È da tempo che a Marsala assistiamo a continui episodi di violenza, di furti e di rapine. Googlando un po’, ho cercato articoli di stampa sul problema sicurezza, anche per capire se si trattasse di un fenomeno “temporaneo” e come dice qualcuno, di un’esagerazione alimentata dai media o se, invece, ci troviamo di fronte ad un allarme che si trascina da anni.
Ed ecco che, tra i tanti, ho rinvenuto alcuni articoli pubblicati da codesta testata, sempre attenta al problema sicurezza:
"Allarme sicurezza a Marsala. Petizione dei cittadini" del 08.06.2016;
“Allarme sicurezza a Marsala: una petizione per forze dell'ordine e Ministro dell'Interno” del 30.11.2019;
"Marsala – Un altro furto alla chiesa Trinità e forse anche atti di vandalismo" del 08.02.2020;
"Marsala, allarme furti nelle contrade del versante nord" del 16.05.2020;
"Marsala, ancora furti nelle contrade del versante nord" del 01.06.2020;
"Marsala, è allarme furti nella zona nord della città" del 01.05.2022;
"Marsala, ladri scatenati in alcune zone della città. Ecco quali" del 21.8.2022;
"Marsala, è allarme furti nelle contrade" del 12.01.2020,
Sino ad arrivare agli articoli di questi giorni che sono ancora sotto gli occhi di tutti.
Nonostante due petizioni sottoscritte da centinaia di cittadini, inviate nel 2016 e nel 2019 ed inviate alle massime cariche dello Stato, Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Ministro dell’Interno, Vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, tutto è immutato.
Eppure è la nostra Carta Costituzionale a sancire agli artt. 2, 13 e 14 che “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”, “la libertà personale è inviolabile” e “il domicilio è inviolabile”.
Di contro, il nostro territorio è da tempo terra di conquista di delinquenti che, con assoluta spregiudicatezza, compiono atti criminali, terrorizzando famiglie e devastando proprietà private e pubbliche, consapevoli che le locali Forze dell’Ordine non “riescono” più a prevenirli ed a contrastarli.
Proprio nell’ultima settimana, come riportato dagli articoli odierni pubblicati da codesta testata “Marsala. Ancora furti nella zona nord. Ladri saccheggiano un supermercato e un ortofrutta” e “Marsala e la sicurezza che manca tra violenza e vandalismi. Non si tratta di "allarmismo", si sono verificati fatti molto inquietanti che fanno capire come non si possano più dormire sonni tranquilli.
Probabilmente, le Forze dell’Ordine non riescano più nel loro servizio di “controllo del territorio”? Eppure, nelle petizioni innanzi citate, già nel 2016 e nel 2019, centinaia di cittadini hanno invocato una maggiore presenza dello Stato sul territorio, attraverso il potenziamento degli organici delle Forze dell’ordine, da tempo non più rispondenti nel numero alle esigenze del territorio.
Viene da chiedersi, a questo punto, come mai la città di Trapani, con 54.651 abitanti, abbia almeno il doppio delle volanti della P.S., dei C.C. e della G.d.F. rispetto a Marsala che conta 79.634 abitanti (dati Wikipedia), senza dimenticare che Marsala è una città-territorio con oltre 100 contrade.
Negli anni ’90 il locale Commissariato di P.S. contava circa 100 poliziotti, altrettanti la Compagnia dei Carabinieri. Oggi tali Uffici dispongono di personale in numero sicuramente sproporzionato per fronteggiare i plurimi, quotidiani atti criminali.
Perché il Sindaco ed il Prefetto, ognuno per la propria parte di competenza, non si fanno portavoce verso il Ministro dell’Interno promuovendo, significativamente, l’aumento degli organici delle Forze dell’Ordine nella città di Marsala?
Occorre dare un forte segnale a coloro che, in questo momento, operano atti criminali nella consapevolezza di “farla franca”!
Dobbiamo, spero mai, aspettare che anche a Marsala accada quanto successo l’altra sera a Palermo al povero Paolo Taormina (anche se ci siamo andati vicino, a gennaio scorso, con l’aggressione con un machete ai danni di un diciannovenne, episodio balzato agli onori della cronaca!)?
G.C.