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06/10/2025 06:00:00

Trapani, Tranchida rilancia su Asp e Asacom: «Ho le prove, pronto ad andare in Procura»

Lo scontro sull’assistenza scolastica ai disabili a Trapani si accende e finisce in Procura. Il sindaco Giacomo Tranchida ha dichiarato di avere prove su PEI (Piani Educativi Individualizzati) compilati senza la reale partecipazione dell’Asp e ha annunciato di essere pronto a consegnarle ai magistrati: «Ho inviato una comunicazione riservata alla commissaria Sabrina Pulvirenti, aspetto la sua risposta. Se serve, ci andrò con tanto di carte in mano».

Al centro della vicenda ci sono i GLO, i gruppi di lavoro che devono stabilire il fabbisogno di ore di insegnante di sostegno e di assistente all’autonomia e comunicazione. Per legge (Legge 104/1992 e decreti 66/2017 e 96/2019), questi gruppi devono lavorare con il necessario supporto dell’Asp, tramite neuropsichiatri, psicologi o pedagogisti. Secondo il sindaco, però, «in troppi casi l’Asp non si è presentato, limitandosi a firmare dopo», e questo avrebbe portato a un rischio di esubero di ore senza controlli.

L’Asp di Trapani ha replicato con una nota ufficiale: «La legge non conferisce all’Asp alcuna posizione prevalente rispetto agli altri componenti del GLO», ribadendo che i PEI vengono decisi collegialmente e possono essere aggiornati entro ottobre.

Ma a Trapani, proprio i Pei risulterebbero "fasulli" e non aggiornati, perchè mamca l'l'istituzione delle Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM), organi obbligatori previsti dalle linee guida ministeriali. Secondo il sindaco, senza queste unità i GLO avrebbero lavorato “monchi”, e di conseguenza: «Si rischia che qualcuno trasformi la disgrazia di un bambino disabile in un’opportunità occupazionale». Frasi che hanno sollevato un’ondata di polemiche, accusate di essere offensive verso famiglie e operatori.

L'Aca Sicilia, intanto, ha pubblicato la testimonianza di una mamma di un bimbo autistico in risposta al primo cittadino.. 

Reazioni politiche 

Fratelli d’Italia ha definito «offensive e ingiustificabili» dichiarazioni come «qualcuno ha scambiato la disgrazia per un’opportunità occupazionale» o «l’insegnante di sostegno fatica meno se c’è l’assistente alla comunicazione». Il partito ha annunciato per l’8 ottobre un incontro pubblico a Trapani con ACA Sicilia per ribadire che «l’inclusione non si insulta, si garantisce».

Il Movimento 5 Stelle è andato oltre, chiedendo le dimissioni del sindaco e di Giulia Passalacqua, assessora alla Pubblica Istruzione, accusati di non aver difeso il diritto all’inclusione.

La replica del sindaco alla politica

Tranchida respinge gli attacchi e parla di «strumentalizzazione». Ricorda la sua esperienza da assessore ai servizi sociali e precisa di non aver voluto offendere: 

Non ho mai detto che i disabili sono fortunati. Ho detto che hanno avuto una disgrazia. Io non ho mai visto una famiglia pregare a Lourdes perché un proprio caro diventi disabile.

Fratelli d’Italia nel 2023 fece arrivare parlamentari e sottosegretari promettendo una legge nazionale sul servizio degli assistenti, che io condivido da tempo. Sono passati due anni e mezzo e quella legge non c’è. Intanto lo Stato ci trasferisce 243 mila euro, ma la spesa reale per il Comune sfiora un milione e mezzo. L’Anci ha contestato i tagli del Governo ai servizi sociali: io dico un missile in meno e più risorse ai Comuni.

Io non mi occupo solo di garantire il servizio corrente, ma penso anche al dopo di noi, quando i genitori non ci saranno più. Servono centri e servizi stabili. E invece oggi ci ritroviamo a fare i conti con bilanci fragili e con un Asp che non ha ancora messo in piedi le UVM.