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08/12/2025 06:00:00

Marsala, ancora risse e aggressioni. Che fine ha fatto la richiesta per la "zona rossa"?

Un altro fine settimana di paura a Marsala. Due episodi di violenza – avvenuti a poche ore di distanza l’uno dall’altro – riportano al centro del dibattito la questione sicurezza in città. Nel frattempo, della proposta di istituire una zona rossa nel centro urbano, avanzata dai consiglieri comunali e che avrebbe dovuto trovare nel Sindaco Massimo Grillo il suo portavoce istituzionale, non si hanno più notizie. Che fine ha fatto quella richiesta? E' stata proposta? Sono le domande che oggi, davanti agli ennesimi episodi di violenze, tornano con forza.

 

Uomo colpito al volto con una bottiglia di vetro

Il primo episodio si è verificato nella notte tra sabato e domenica in via Mazara, dove un uomo è stato aggredito mentre rientrava nella propria abitazione. A raccontare tutto è la nuora della vittima, che descrive una scena di violenza improvvisa e gratuita. Due persone in evidente stato di ebbrezza, in scooter – senza luci e con bottiglie di birra in mano – si sono affiancate all’uomo. Senza alcun motivo, uno dei due lo ha colpito al volto con una bottiglia, spaccandogliela addosso. Le conseguenze sono gravi:  labbro spaccato, denti rotti, punti di sutura e un forte shock emotiv per la vittima.

 

 

Rissa in Via Stefano Bilardello

Ieri mattina intorno alle 10, un’altra scena di violenza in via Stefano Bilardello. Una rissa fra tre persone, ma c'era coinvolta anche una donna, è degenerata rapidamente, costringendo all’intervento Carabinieri, Polizia, militari dell’Esercito e un’ambulanza del 118. Un uomo è finito a terra sanguinante, mentre altre persone presenti sono fuggite per evitare il peggio. 

 

Una scia di episodi che va avanti da tempo

Quelli appena accaduti non sono casi isolati. La cronaca degli ultimi mesi racconta una città spesso fuori controllo:  La rissa di fine settembre nella quale diversi giovani si sono affrontati tra via Mazzini, via Solferino e via Bilardello, con un ferito colpito con un’arma da taglio. E poi la maxi rissa al "Paghi Poco" con una decina di persone coinvolte, alcuni armati di bastoni, nel parcheggio del supermercato di via Salemi. Per continuare e non dimenticare quanto accaduto la notte di Ferragosto, con due giovani marsalesi arrestati dopo un’indagine su rapine, lesioni e danneggiamenti, come alle auto distrutte in piazza Marconi o in via Fazio e via Roma, o botte tra giovani in via Cammareri Scurti, liti continue segnalate dai residenti. Un mosaico di degrado che delinea un quadro chiaro: la sicurezza a Marsala è un problema reale, strutturale, e non più rinviabile.

 

"Non possiamo più camminare tranquilli"

La testimonianza dei familiari dell’uomo aggredito in via Mazara è la sintesi del sentimento comune: “Oggi in città si vive con la sensazione di non poter più tornare a casa serenamente. Non si può accettare che un rientro serale diventi un rischio”. La paura cresce, così come la richiesta di misure straordinarie e di un rafforzamento dei controlli.

 

Che fine ha fatto la proposta dei consiglieri di istituzione di una "zona rossa" in centro?

Il 21 ottobre scorso, tutti i consiglieri comunali presenti in Aula – su proposta del consigliere Rino Passalacqua – hanno firmato una lettera per chiedere al Sindaco Massimo Grillo di farsi portavoce presso il Prefetto di Trapani dell’istituzione di una “zona rossa” nel centro urbano. Una misura concepita per:  aumentare la presenza delle forze dell’ordine; contrastare spaccio, risse, vandalismi e aggressioni; ridare sicurezza a residenti, commercianti e visitatori; controllare in modo più rigido le aree più critiche nelle ore serali e notturne. Una richiesta forte, unitaria, bipartisan, che aveva fatto sperare in una risposta immediata. Ma da allora? Silenzio. Nessuna comunicazione ufficiale dal sindaco e dalla sua ammministrazione. Nessun passaggio al Prefetto. Nessun segnale di avanzamento.

 

 

E sulla questione sicurezza, dopo i fatti del fine settimana è tornato anche il consigliere comunale, Rino Passalaqua, promotore della richiesta per la zona rossa. Ecco le sue parole su facebook: "Sono e siamo tutti stanchi di gridare al vento che a Marsala ci sentiamo tutti prigionieri nelle nostre case, visto che per parecchi giorni la settimana evitiamo di uscire e quando i giovani sono fuori casa le famiglie restano in trepidazione fino al loro ritorno! Questa non è più vita, questa insicurezza ci sta distruggendo psicologicamente, economicamente( a mio parere tutte queste saracinesche abbassate in centro sono per una buona parte figlie di questo “clima”) e alimenta un sempre crescendo clima di intolleranza! Sappiamo chi ha fallito nel proprio ruolo di tutore della sicurezza pubblica, sono tanti ma nessuno ammette questo fallimento e continua a far sì che si vada avanti in questo crescente clima di insicurezza, oggi personalmente ero in via Stefano Bilardello dopo qualche minuto dalla rissa a colpi di arma da taglio di cui stanno parlando i giornali! Sangue a terra, ambulanze gente in ospedale, sia mai arrestare i violenti, stesso cliché di qualche settimana fa in via Solferino angolo via Mazzini!".

 

E così continua e conclude: "Poi si incontra qualche amico delle forza dell’ordine e ti dice che purtroppo i protagonisti sono già fuori, sempre gli stessi,liberi di continuare a farci vivere nel terrore! Intanto da tre anni abbiamo in Italia un governo di destra che invece di costruire carceri, cambiare le leggi per contrastare questi fenomeni, assicurare  la certezza della pena a questi delinquenti che stanno minando l’esistenza civile e sociale delle nostre città, cosa fanno? Vanno in televisione a parlare di minkiate e di centri in Albania vuoti dove invece sarebbe auspicabile portarci tutti quei delinquenti che le carceri italiane non possono più contenere! Personalmente nel mese di Ottobre ho mandato come primo firmatario ed avallato da tutti i miei colleghi consiglieri comunali, una richiesta al Sindaco di Marsala affinché proponesse al Prefetto l’istituzione di una zona rossa nel centro urbano di Marsala, sperando che serva ad avere più controlli mirati ed afficaci ! Sapete cosa ci ha risposto il signor Sindaco? ….nulla, proprio così, non si è permesso in più di un mese dal protocollo di farci sapere se ha portato all’attenzione del prefetto la richiesta fatta dall’intero consiglio comunale, evidentemente preferisce fare solo becera campagna elettorale!".